Palpita la vita
Ricomincio da me
con le mani sulla terra
nel mio giardino d’inverno
e palpita la vita
sotto le zolle scure.
Qualche riflessione
Mi piacciono le mani… dei bimbi, degli adulti, dei vecchi. Mani morbide e mani callose, lisce e rugose, mani flessibili e mani rigide indurite dalla fatica, mani che ci raccontano storie di vite intere.
Con le mani sentiamo, esploriamo intorno a noi. Con le mani ci esprimiamo, quando la parola non basta.
Con le mani accarezziamo, amiamo, curiamo. Ma possiamo anche fare del male.
Con le mani costruiamo. Quanta potenzialità in loro!
Poso le mie mani al centro del petto e attraverso di esse ascolto il battito del mio cuore, mentre il sole mi illumina e tiepidamente mi riscalda. E’ inverno, l’erba del prato è secca, la terra irrigidita dal freddo, e così mi sento io in questo particolare momento.
Ma… so che è solo un passaggio, so che tornerà la primavera. Come il seme, sotto la terra si prepara a germogliare, così io io mi preparo. Con gli occhi chiusi, vedo meglio dentro di me, cerco la vita, l’essenza della vita per indirizzarla dove desidero. Se faccio chiarezza in me, quando sarà il momento di agire, potrò farlo meglio.
Tutto parte da noi. Il bello, come il brutto, si espandono allo stesso modo perché bellezza attrae bellezza e dolore attrae dolore. Voglio trovare la gioia nel mio cuore e prepararmi a farla fiorire. Questo è il mio pensiero e vorrei fosse il tuo, per diventare il nostro. Un nostro… grande.
Ognuno di noi può dare il meglio e il peggio di sé all’altro, cerchiamo di offrire il meglio nella comprensione, nell’ascolto, nella pazienza, nell’accettazione, nella fiducia. Ma sempre fermi e coerenti con i nostri valori, senza mai tradire noi stessi.
Lasciamo cadere le barriere del pregiudizio dentro di noi per aprire strade nuove che ci uniscano per viaggiare insieme nella vita.