Con una penna blu su un’agendina blu, fisso nel foglio pensieri che, altrimenti, come palloncini al vento, volano via.
In mezzo ai bambini, respiro le loro voci: parole, risa, grida.
Respiro freschezza, gioia, innocenza, bellezza.
E’ come bere acqua frizzantina e le bollicine giocano dentro di me, mentre il sorriso affiora spontaneo alle mie labbra.
Nel sole del mezzogiorno, me ne sto in silenzio ad ammirare il gioco dei bambini che si rincorrono sul prato, si nascondono dietro gli alberi, si dondolano sulle altalene, si schizzano con l’acqua della fontanella e, dalle voci dei genitori ascolto i loro nomi: “Carlotta, cappello Carlotta”, “La mela, Matilde”, “Andiamo, Gioele”, “Michela, Matilde, venite…”.
E poi: Ada, Dora, Elia, Giacomo, Sara, Laila, Vittoria.
Il mio sguardo spazia in questo vasto parco: dagli alberi ai prati ai giochi di legno e, ovunque, bambini. In me, colleziono bellezza.
Nel sole del mezzogiorno a Parco Palù (Lavarone)