Sta per uscire il mio nuovo libro: “Gioia e il velo di Iside”, edito da Mimebù e magnificamente illustrato dalla mia cara amica Natascha Eline Stolz.
Mi è appena arrivato e sono emozionata nel tenerlo fra le mani. Ammiro la copertina, lo apro, sfoglio il libro, mi fermo sulle illustrazioni, leggo qualche riga ed è come conoscere i protagonisti per la prima volta: Gioia Allegri e i suoi amici, il Magnifico Mostro Mangia Piedi, PiedinFata e Desiderio.
Ma ora vi racconto…
Come tutto è iniziato
Mi hanno convinto loro a scrivere il libro quando me li sono trovati in salotto, un po’ di tempo fa, mi hanno parlato di Gioia, di quanto fosse meravigliosa, mi hanno raccontato la sua avventura sussurrandomela nelle orecchie.
Mi hanno chiesto: «Ma tu sai che cos’è il velo di Iside?».
E io: «Sì, certo».
«Lo sai davvero?»
«Nessuno lo sa con precisione, ci sono tante teorie».
«Allora non lo sai…»
«E conosci Iside?»
«È una dea».
«Ma la conosci o no?»
«Per la verità non abbiamo mai preso il tè insieme»
«Ecco, vedi… non la conosci»
«E allora?».
«Allora devi scrivere questo libro, e poi saprai tutto, avanti, su…»
«E viene anche Gioia a raccontarmelo?»
«No, lei ora sta vivendo la sua vita, ma sarà felice di leggere la storia quando uscirà».
Non potevo dire di no… tu che dici?
Così, per un po’ me li sono ritrovati al mio risveglio la mattina e mi facevano compagnia a colazione. Non mi davano tregua finché non scrivevo qualche pagina ogni giorno…
Se vuoi incontrarli anche tu e fare amicizia con la piccola Gioia Allegri, se vuoi conoscere la profezia del velo e della bambina sacra, se vuoi scoprire il potere dei desideri che potrebbe cambiare la tua vita, inizia a leggere dalla prima pagina…
Tutto cominciò quando Gioia espresse un desiderio… in realtà, per la precisione, due desideri!
Dal capitolo 1 Orribili dita gemelle
“Sdraiata sul letto a pancia in su, Gioia guardava il soffitto arancione e poi i suoi piedi, allargava le dita, chiudeva le dita: l’arancione fra le dita. Piedi a punta, piedi a martello. Quelle dita… il secondo e il terzo uniti, non le piacevano proprio. Dita gemelle… orribili dita gemelle!
Aveva un bel dire la mamma che quella cosa la rendeva speciale… Molto meglio i piedi delle sue amiche, piedi normali, anche quelli delle gemelle Elisa e Michela. Mica era gemella lei, perché le sue dita dovevano gemellarsi?
Vorrei… vorrei un mostro che si mangiasse i miei orribili piedi! disse Gioia tra sé e sé.
La vita senza piedi, però, doveva essere abbastanza scomoda… perciò la bambina cambiò il desiderio:
Vorrei che una fata mi portasse dei piedi normali.
Quanti desideri partono dal nostro mondo in ogni momento! Salgono nell’Universo sussurrati, cantati o anche gridati. I desideri dei bambini, che sono i più preziosi, vengono distribuiti in diversi mondi per essere esauditi. Nel regno delle fate arrivano i desideri leggeri e delicati, nel pianeta dei mostri quelli arrabbiati, nel paese degli gnomi i desideri piccoli piccoli, nel mondo dei giganti quelli grandi, ovvio!
Scopri il romanzo!
Gioia e il velo di Iside
L’Egitto, la dea Iside e una leggenda che narra del suo velo e di una bambina che ha una missione per il bene dell’umanità.
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