Un tappetino yoga arrotolato sottobraccio e un libro nello zaino, pantaloni corti e piedi scalzi, capelli ricci, ribelli. Labbra che sorridono e uno sguardo vivace.
Mi hai riconosciuta? Sono io!
Io sulle nuvole e io sulla terra allo stesso tempo, come gli alberi. Leggera e flessibile eppure forte, come le betulle, mie maestre, sorelle.
La mia fantasia vola mentre leggo o scrivo e il mio corpo è libero quando entro con facilità e armonia nelle bellissime asana, le posizioni dello yoga.
Due mondi quello della letteratura per ragazzi e dello yoga che in me diventano uno solo, libro e tappetino, ovunque…
Ho scelto di non scegliere, non scegliere tra mente e corpo. Sto nell’una e nell’altro, insieme. La mente meditativa mi fa entrare nelle asana e mi porta le storie.
Raccolgo poesie e racconti nel vento, le ascolto dalla voce degli alberi perché il mio sentire si amplifica nel magnifico stato di quiete che mi regala il corpo quando sta in pace.
Mente e corpo piacevolmente uniti nella danza delle parole e delle asana.
Armonia e bellezza in me e fuori di me. Profonda comunione con la natura, con la terra e le sue creature che sento e amo intensamente.
Leggo con curiosità e scrivo perché racconti e poesie sono guarigione per me e per chi mi ascolta.
In puero spes era scritto sul timpano dell’Asilo Rossi che ho frequentato dai tre ai cinque anni, la speranza nel bambino. Era nel mio destino scrivere per i più piccoli e, come i bambini, continuare a giocare con le parole e con il corpo.
Come gioco e danza, se la vedi così, la vita è più bella.