– Episodio 11 –
Le fiabe della buonanotte: “La Streghetta dai Capelli Crespi”
Incantesimo di protezione
A spasso per la fattoria
Che cosa coltivava la Streghetta dai Capelli Crespi nella sua fattoria? Te lo sei mai chiesto? Con il vento che impediva di uscire era difficile dedicarsi all’agricoltura, la Streghetta e i suoi animali decisero di lasciare che la natura facesse da sé e crescesse spontaneamente quel che poteva ricrescere.
Un giorno di vento leggero, la Streghetta fece un giro per i campi per dare un’occhiata e scoprì che erano germogliate molte piantine di piselli parlanti e, vicino a loro, c’erano le coste chiacchierone,
«Bene, bene» disse la Streghetta, «sono felice che siate tornate».
Ma loro non la badarono perché stavano discutendo animatamente nella lingua verdurina che ancora la Streghetta non conosceva.
«Chi altro ci sarà?» si chiedeva la giovane strega, passo dopo passo, stando ben attenta a non pestare qualche piantina appena spuntata.
Riconobbe il sedano silenzioso e lo salutò, lui sollevò le foglioline più alte per ricambiare, ma non disse nulla, come era nella sua natura. Menta e melissa non potevano mancare, e anche il finocchietto selvatico. Mmm che profumo… pensò la Streghetta, soddisfatta.
Ortica amica le fece il solletico sfiorandole la gamba e la Streghetta le sorrise.
Erano tornate anche le cipolline canterine che intonavano melodie da mattina a sera, e una grande varietà di insalate indaffarate a cosa fare non si sa…
Tutte le verdure erano mischiate fra loro, e crescevano un po’ qui un po’ lì in mezzo all’erba del prato, insieme alle margheritine, ai ranuncoli, a moltissimi fiori gialli di splendido tarassaco, alla veronica azzurra, ai fiori viola della salvia selvatica e anche ai romantici non ti scordar di me.
«Che meraviglia!» disse fra sé la Streghetta.
Un campo speciale
Poco più avanti c’era sempre stato un campo speciale, dalla terra fertile di fantasia, in cui crescevano delle piante rare, o addirittura uniche…
La terra scura era coperta di muschio spesso, antico e, qua e là, c’erano grandi pietre scavate in forme strane che ricordavano cose, persone, animali, visi. Ma le piante? Dov’erano? Il vento le aveva sradicate e non ce n’erano di nuove…
«Nooo» sussurrò la Streghetta, scuotendo la testa.
Si accucciò a tastare la terra e si accorse che era secca. Forse non tutto era perduto…
«Acqua fresca e zampillante
Compaia in questo istante!»
Disse a gran voce e un ruscello trovò la sua strada tra le pietre e il muschio. L’acqua rese morbida la terra e rinverdì l’erba.
La Streghetta si sedette a gambe incrociate, raddrizzò bene la schiena, chiuse gli occhi e attese.
Non saprei dirti quanto aspettò, intanto il sole salì alto nel cielo e la terra ricevette il suo amorevole calore.
Con tanti sonori Pluf Pluf Pluf…. Spuntarono le piantine!
Ogni germoglio era circondato da una nuvoletta colorata, su cui, come in uno schermo, scorreva una storia quello era, infatti,… il campo delle storie!
«Sono delicate, queste piantine» pensò la Streghetta, «come posso proteggerle dal vento?»
e subito un canto le nacque in gola:
«Potente scudo di protezione
ti chiamo con questa canzone
sopra di me, estendi il tuo manto
sulla mia terra, voglio il tuo incanto»
L’aria divenne leggera, aveva il sapore buono del colore rosa pastello eppure non era colorata. Sotto lo scudo si sta così: si sta bene… La Streghetta era riuscita a crearlo attorno alla sua fattoria. Prova anche tu con la tua casa. Su, cantiamo insieme…. E sarà magia!